Prevenzione e stili di vita adeguati sono di certo alla base per mantenere un cuore “in forma”.
Sono tanti infatti i fattori di rischio (età, sesso, pressione alta, fumo, diabete e colesterolo) che mettono a dura prova il buon funzionamento del cuore e possono essere modificabili e non modificabili.
I primi includono il fumo (principale causa di arteriosclerosi), la pressione alta, il colesterolo ed il diabete. Tra quelli non modificabili di certo c’è l’età. Il rischio che ogni persona ha di sviluppare la malattia cardiovascolare dipende dall’entità dei fattori di rischio; il rischio è continuo e aumenta con l’avanzare dell’età, pertanto non esiste un livello a cui il rischio è nullo. Tuttavia è possibile ridurre il rischio cardiovascolare o mantenerlo a livello favorevole abbassando il livello dei fattori modificabili attraverso uno stile di vita sano.
Ma cosa si intende per stile di vita sano?
- Non fumare, o smettere se lo si fa già
- Seguire una sana alimentazione facendo particolare attenzione all’assunzione di grassi (che causano colesterolemia) e sodio (una delle cause della pressione arteriosa alta)
- Svolgere attività fisica
- Controllare il peso
La figura professionale di riferimento è di certo lo Specialista Cardiologo. È lui infatti che si occupa di diagnosi, trattamento e cura delle malattie che colpiscono cuore e arterie.
La visita cardiologica consiste in un’accurata anamnesi, seguita da un esame obiettivo che prevede l’auscultazione del cuore ed un elettrocardiogramma a riposo. Questa indagine deve far parte dell’iter personale di una persona nel momento in cui si presentano problemi che potrebbero far insospettire quali colesterolo alto, pressione alta, dolori o fastidi al petto, predisposizione familiare a problemi cardiovascolari, diabete, gravidanze a rischio.